Una nuova impresa, qualunque sia il settore di riferimento, annovera tra le proprie necessità quella di essere aperti a collaborazioni con soggetti diversi, insomma operare in rete: reti di fornitori, reti di clienti, reti di contatti. Per rispondere a questa esigenza, tramite una legge del 2009, è stato introdotto giuridicamente il “Contratto di Rete”, un contratto con il quale più imprese collaborano scambiandosi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica e esercitando in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa.
Il contratto di rete. Al contratto di rete possono partecipare imprese di ogni dimensione o forma giuridica: dalle imprese individuali alle società di persone e di capitali, ai consorzi e cooperative.
Creare e far parte di una rete comporta notevoli benefici, sia di natura finanziaria che fiscale.
Le imprese appartenenti ad una rete, infatti, possono usufruire, fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2012, di un regime di sospensione di imposta degli utili d'esercizio accantonati a specifica riserva e destinati alla realizzazione di investimenti previsti dal programma comune concordato dalla rete.
Forme di sostegno. Dal punto di vista dei finanziamenti, le Regioni stanziano dei contributi specifici a sostegno delle reti d'impresa: è il caso della Regione Emilia Romagna, della Regione Lombardia, della Regione Toscana, della Regione Piemonte e di altre regioni che gradualmente stanno implementando degli strumenti specifici a supporto di questi nuovi modelli di cooperazione. Di norma il sostegno finanziario è finalizzato allo sviluppo di progetti realizzati da singole imprese o da raggruppamenti d'imprese che intendano favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizio finalizzati ad aumentare la competitività e che siano funzionali all'innovazione di prodotto/servizio o di processo con ricadute positive sull'occupazione in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità.
Start Up. La rete favorisce, altresì, la creazione di start up (nelle fasi di avvio, incubazione e internazionalizzazione) e promuove lo sviluppo economico attraverso la creazione di nuova occupazione.
A livello internazionale, le start up di nuova costituzione possono accedere ad alcuni Network specializzati quali l'European Business & Innovation Centre Network (www.ebn.be) che promuove l'innovazione e l'imprenditorialità attraverso i suoi snodi nazionali e regionali.
I BIC Italiani afferenti alla rete (http://www.bic-italia.net/documento.asp), svolgono un ruolo di interfaccia tra i bisogni delle PMI e l'offerta di servizi specialistici, coprendo tutti gli aspetti della vita delle imprese ed offrendo loro e agli Enti Locali una gamma di servizi integrati “su misura” tra cui: sostegno allo sviluppo d'impresa e sostegno allo sviluppo locale.
Le collaborazioni di rete, dunque, possono rappresentare un utile strumento per l'avvio e la crescita dell'impresa, avendo cura di avere sempre un approccio aperto e collaborativo, che sul lungo periodo sicuramente ripaga l'imprenditore e il suo business.